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Egli - Eugenio In Via Di Gioia

Egli

INTRO: REsus2 LA RE Passava le giornate a perdere il suo tempo LA REsus2 Era poco lo sapeva e lo guardava in silenzio LA RE LA Trascorrere davanti ai propri occhi delusi LA REsus2 LA Piccoli e stanchi, ormai spenti quasi chiusi STACCO: LA FA#m RE LA RE Si incontrava con la notte per scrivere poesie LA REsus2 Ma le rime, già sentite, suonavan litanie LA RE E parlavano di storie di gente comune LA RE (lungo) Descrizioni, difetti e disgrazie opportune FA#m RE In terza persona per poter mascherare LA RE Ciò che di se stesso non voleva mostrare FA#m RE A chi di lui conosceva soltanto LA RE Cinque corde una rotta, accordate ogni tanto LA RE LA E cantava queste storie ad ingenui passanti LA REsus2 LA Guardando l'orizzonte come fossero distanti LA RE LA E non si curava di avere il permesso LA REsus2 LA Apparire o non esserci valevano lo stesso STACCO: LA FA#m RE LA RE C'era una volta un matto, non andava mai a dormire LA REsus2 Proiettava strane ombre poi le stava a sentire LA RE Parlavano di tutto, politica e religione LA REsus2 Ma mai della vecchiaia, no, non c'era guarigione FA#m RE E c'era un solo modo per non starle più a sentire LA RE Il sole a mezzogiorno le faceva scomparire FA#m RE LA Se invece stanco provava a spegnere la luce LA RE LA lo avvolgevano, diceva, come una donna ti seduce LA FA#m RE LA E non c'era soluzione non v'era via di scampo LA RE LA Quell'uomo forse matto illuminò e si spense LA RE LA Quell'uomo forse matto illuminò e si spense LA RE LA RE Quell'uomo forse matto illuminò e si spense RE LA Come un lampo OUTRO: LA FA#m RE LA

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